mercoledì 29 agosto 2012

Helen Parkhurst








Helen Parkhurst (New York, 3 gennaio 1887New York, 1 giugno 1973) è stata una pedagogista ed educatrice statunitense.
Durante un viaggio di studio in Italia nel 1914 conobbe Maria Montessori e ne frequentò i corsi con profitto e soprattutto ne acquisì il metodo educativo. Ritornata poco dopo in America si preoccupò in particolar modo di adattare questo metodo in modo da perseguire il massimo di individualizzazione dell'insegnamento.
Diede quindi impulso ad una serie di sperimentazioni alla Children's University School da lei fondata a New York. Il suo metodo si fonda soprattutto sulla libera scelta degli allievi riguardo al lavoro da svolgere in un certo lasso di tempo; venne sperimentato in primo luogo nelle scuole di Dalton, nella Contea di Berkshire, dello stato americano del Massachusetts, e prese il nome di piano Dalton. Fiera sostenitrice dell’individualizzazione dell’insegnamento, si propose di applicare il metodo Montesssori con opportuni adattamenti. Fondò nel 1919 la scuola secondaria di Dalton  nel Massachussetts. Il Piano Dalton  si diffuse  nelle scuole di ogni ordine e grado, dall’infanzia (dove prevalse però il modello montessoriano puro) all’Università. Il sistema specifico dei laboratori predisposto da Helen Parkhurst è  adatto soprattutto  per  allievi di età non inferiore ai 9 – 10 anni.






La scuola propone ad ogni allievo il piano di studi contenente le nozioni da apprendere durante l’anno suddivise in materie principali e secondarie. Il curricolo viene  ripartito in  10 mesi. L’allievo accetta un contratto mensile di attività da svolgere che prevede indicazioni dettagliate di lavoro con  esercizi e  elenco delle opere  da consultare (i compiti a casa sono aboliti). Fissato questo impegno iniziale, egli è libero di organizzare liberamente il proprio tempo. Ha a disposizione una serie di “laboratori”, uno per ogni materia, a ciascuno dei quali  è assegnato un insegnante specialista o “consulente”.  Con l’aiuto di un insegnante sceglie quali laboratori frequentare e con quali orari. E’ libero di partecipare a ciascun laboratorio per il tempo che ritiene necessario, così come di lavorare per conto proprio o in piccolo gruppo. E’ovviamente libero  di procedere più velocemente in una materia e più lentamente in un’altra in cui incontra maggiori difficoltà. L’unico vincolo è il contratto mensile, che non può essere “superato” a meno di non aver esaurito il proprio impegno in tutte le materie del contratto. In questo modo l’alunno viene messo nella condizione di dover progredire anche nelle materie in cui è più debole e lento. I progressi dell’alunno vengono registrati su apposite schede sia dall’insegnante (che ha soprattutto il ruolo del consulente) sia dall’alunno stesso. Esiste anche un grafico che registra l’andamento delle classi. Questa forma di raggruppamento viene infatti mantenuta per  quella sezione del curricolo dedicata agli insegnamenti collettivi (religione, canto, ginnastica, ecc.).



 



La scelta di una scuola senza classi con una forte individualizzazione dei tempi di apprendimento   riflette la posizione liberale classica dominante negli USA che riflette  una visione individualistica dell’educazione scolastica.



Bibliografia

Helen Parkhurst,  L’educazione  secondo il Piano Dalton, La Nuova Italia, Firenze, 1955 (tit. orig., Education on the Dalton Plan, G.Bell and Sons, London, 1927).

Barbara De Serio, Una Pedagogista inquieta. Helen Parkhurst e il Piano Dalton, PensaMultimedia, Lecce, 2005.

 

 







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