Helen Parkhurst (New York, 3 gennaio 1887 – New York, 1 giugno 1973) è stata una pedagogista ed educatrice statunitense.
Durante un viaggio di studio in Italia nel 1914 conobbe Maria Montessori e ne frequentò i corsi con
profitto e soprattutto ne acquisì il metodo educativo. Ritornata poco dopo
in America si preoccupò in particolar modo di adattare questo metodo in modo da
perseguire il massimo di individualizzazione dell'insegnamento.
Diede quindi impulso ad una serie di sperimentazioni alla
Children's University
School da lei fondata a New York. Il suo metodo si fonda
soprattutto sulla libera scelta degli allievi riguardo al lavoro da svolgere in
un certo lasso di tempo; venne sperimentato in primo luogo nelle scuole di Dalton, nella Contea di Berkshire, dello stato
americano del Massachusetts, e prese il nome di piano Dalton. Fiera sostenitrice dell’individualizzazione
dell’insegnamento, si propose di applicare il metodo
Montesssori con opportuni adattamenti. Fondò nel 1919 la scuola
secondaria di Dalton nel Massachussetts.
Il Piano Dalton si diffuse nelle scuole di ogni ordine e grado,
dall’infanzia (dove prevalse però il modello montessoriano puro)
all’Università. Il sistema specifico dei laboratori predisposto da Helen
Parkhurst è adatto soprattutto per
allievi di età non inferiore ai 9 – 10 anni.
La scuola propone ad
ogni allievo il piano di studi contenente le nozioni da apprendere durante
l’anno suddivise in materie principali e secondarie. Il curricolo viene ripartito in
10 mesi. L’allievo accetta un contratto mensile di attività da svolgere
che prevede indicazioni dettagliate di lavoro con esercizi e
elenco delle opere da consultare
(i compiti a casa sono aboliti). Fissato questo impegno iniziale, egli è libero di organizzare
liberamente il proprio tempo. Ha a disposizione una serie di
“laboratori”, uno per ogni materia, a ciascuno dei quali è assegnato un insegnante specialista o
“consulente”. Con l’aiuto di un insegnante sceglie quali
laboratori frequentare e con quali orari. E’ libero di partecipare a
ciascun laboratorio per il tempo che ritiene necessario, così come di lavorare
per conto proprio o in piccolo gruppo. E’ovviamente libero di procedere più velocemente in una materia e
più lentamente in un’altra
in cui incontra maggiori difficoltà. L’unico vincolo è il contratto
mensile, che non può essere “superato” a meno di non aver esaurito il proprio
impegno in tutte le materie del contratto. In questo modo l’alunno viene messo
nella condizione di dover progredire
anche nelle materie in cui è più debole e lento. I progressi dell’alunno
vengono registrati su apposite schede sia dall’insegnante (che ha soprattutto
il ruolo del consulente) sia dall’alunno stesso. Esiste anche un grafico che
registra l’andamento delle classi. Questa forma di raggruppamento viene infatti
mantenuta per quella sezione del
curricolo dedicata agli insegnamenti collettivi (religione, canto, ginnastica,
ecc.).
La scelta di una scuola senza
classi con una forte individualizzazione dei tempi di apprendimento riflette la posizione liberale classica
dominante negli USA che riflette una
visione individualistica
dell’educazione scolastica.
Bibliografia
Helen Parkhurst, L’educazione secondo il Piano Dalton, La Nuova Italia,
Firenze, 1955 (tit. orig., Education on the Dalton Plan, G.Bell and
Sons, London, 1927).
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